Papŕ morto per Covid, ora i 3 figli al timone «Portiamo avanti i suoi progetti in azienda»

Tutti under 30, dopo la tragedia familiare hanno preso in mano la situazione. Così la Paris di Villongo, settore gomma, torna a costruire il futuro. La madre: abbiate fiducia.

Quando una storia imprenditoriale si arricchisce di messaggi positivi ed è in grado di raccontare una rinascita, capita che il suo racconto circoli con sempre più frequenza tra giornali, web, tv e social network, lasciando un messaggio di speranza in un periodo così drammaticamente difficile per tutti. È ciò che è successo alla storia di Silvestro Paris e della sua famiglia, che si è stretta attorno a una grave perdita trovando la volontà di continuare il progetto di azienda familiare. La Paris Silvestro srl è una piccola realtà con sede a Villongo e 15 dipendenti, specializzata nella sbavatura e rettifica di componenti in gomma. Fondata nel 1984 da Silvestro Paris, era un progetto condiviso con la moglie Gisella Balducchi, responsabile dell’area amministrativa. Lo scorso 29 aprile, però, il Covid ha interrotto questa storia, prendendosi Silvestro e devastando una tranquillità familiare che aveva nell’ottimo equilibrio fra lavoro e famiglia la sua peculiarità. Proprio la capacità di tenere uniti la sfera privata e quella lavorativa che Paris ha sempre conservato, ha permesso che i suoi tre giovani figli Marco, Giorgio e Maria Eleonora, non ancora trentenni, siano entrati in azienda in questi mesi, decidendo di investire il loro futuro per portare avanti il lavoro e l’eredità del padre. «Siamo sempre stati presenti in azienda, ma non abbiamo mai rinunciato ai momenti familiari - racconta Gisella, - Silvestro riusciva a ritagliarsi spazi da dedicare esclusivamente alla sfera privata, non è mai arrivato a casa dopo le 18 e ha condiviso con i figli le sue passioni. Mi torna in mente il viaggio che hanno fatto lui e Maria Elena, in sella al quod fino a Capo Nord».
 
L’unico dei figli che aveva già iniziato un percorso in azienda è Marco, il primogenito, partito come operaio ora è direttore operativo, alla guida della Paris Silvestro srl già dallo scorso febbraio per sostituire il padre a causa di un piccolo intervento. Quel ruolo non lo ha più abbandonato e nel frattempo anche i suoi fratelli dopo quello che è successo hanno cambiato programma, decidendo di impegnarsi in prima persona nell’azienda di famiglia: Giorgio, 27 anni, come responsabile della qualità e Maria Elena, 20 anni, a gestire l’area logistica. «Non avevo in programma di entrare in azienda, la decisione è nata insieme a una sorta di vicinanza e sostegno familiare - spiega Giorgio, - Marco è molto bravo a dare a ciascuno un ruolo e valorizzarci all’interno della realtà lavorativa. Siamo una piccola realtà in cui la versatilità è una parola chiave».
 
Nei progetti dei tre fratelli c’è l’idea di portare avanti la visione del padre, oltre ad allargare la clientela per permettere una crescita. Prima però occorre entrare nelle dinamiche della produzione e in questo è fondamentale la collaborazione con i dipendenti, soprattutto quelli storici, che possono tramandare un patrimonio indispensabile per i figli di Silvestro, come spiega Giorgio: «Se da una parte loro rappresentano la sede delle competenze è vero che sono disponibili al confronto anche con me e Maria Eleonora che siamo dei novellini. Attingiamo tantissimo da loro, anche su come era papà, grazie agli aneddoti che ci raccontano». Grazie a tutti questi elementi l’eredità dell’imprenditore bergamasco potrà proseguire con rinnovata energia, permettendo alla famiglia di continuare una tradizione che coniuga lavoro e famiglia, nonostante la pandemia abbia anche stravolto il consueto processo lavorativo del settore e chi guida ora l’azienda deve confrontarsi con nuovi strumenti e modalità. «Silvestro era un entusiasta e non perdeva la fiducia anche nei momenti difficili - conclude Gisella -. Questo è il messaggio che rinnovo ai miei ragazzi, che portano avanti i suoi progetti».